Occorrono formazione e competenze. L’industria evolve e cambia a ritmi serrati e fare bene
quello che si è sempre fatto, non basta più.
Come nella più spietata selezione della specie darwiniana, sopravvive chi si adatta al cambiamento.
Così, alle aziende è oggi chiesto di ispirarsi a un nuovo paradigma: Industria 5.0.
Cosa significa? Attenzione alla cooperazione tra uomo e macchina, visione antropocentrica, per cui
il lavoratore e le sue competenze diventano fattori chiave della produzione e del successo aziendale
e… sì, sempre e inevitabilmente, occhio puntato alla sostenibilità.
Se un tempo vinceva chi sapeva anticipare (e orientare) le esigenze del mercato, oggi i fattori in gioco
sono molti, molti di più. “Non è concesso sapere tutto”, scriveva Orazio.
Ma almeno proviamoci.
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