Sono le due bottiglie per antonomasia sulla tavola italiana: olio e vino, due ingredienti che raccontano in un istante i costumi, la cultura e la natura del territorio da cui provengono.
E se è vero che la tradizione di olio e vino – e quindi dei loro contenitori – ha radici millenarie, è vero che anche qui, come in tutto il settore del food and beverage, la tecnologia svolge un ruolo di primo piano.
Cosa vuol dire imbottigliare correttamente?
Garantire qualità, aromi, sensorialità e sicurezza; vuol dire grande rispetto per la materia prima, per la sua conservabilità e per il consumatore che andrà a gustarla.
Il suono mentre si stappa una bottiglia (di vino o di birra) è preludio di piacere e socialità, il colore del vetro che custodisce l’oro verde è ricercata alchimia.
Non chiamatele bottiglie, non definitelo semplice imbottigliamento; il cibo e la sua cura sono un’arte: antica, in evoluzione, apprezzata oggi più che mai.
SONIA V. MAFFIZZONI -Responsabile editoriale